Hoy se organiza la 40ª edición del ‘Premio Maestrelli’, un evento en el que también fueron otorgados»https://laroma24.it/news/interviste-as-roma/2025/03/ranieri-dobbiamo-continuare-con-questa-leggerezza-ora-viene-il-bello-e-il-difficile-la-pensione-e-cosa-giusta»>Claudio Ranieri mi»https://laroma24.it/news/altre-altre/2025/03/real-madrid-ancelotti-ritorno-in-italia-ci-vengo-spesso-lunedi-devo-ritirare-un-altro-premio»>Carlo Ancelotti. Al margen de la ceremonia el árbitro Simone Calcón ha publicado algunas declaraciones, también centrándose en la posible introducción del NUESTRO de guardia. Aquí están sus palabras.
¿Sientes la presión de la categoría y la gestión que se vuelven cada vez más complejas?
«Sì, la pressione c’è ed è giusto che ci sia. Affrontiamo partite importanti in un campionato altrettanto importante, che quest’anno è ancora più equilibrato e interessante. Quindi per noi la pressione è naturale ed è giusto che ci sia. Ma abbiamo tutte le risorse e le possibilità per affrontarla e gestire meglio le situazioni e le partite».
La contribución de la tecnología crece cada vez más: ¿cómo es percibida por el mundo del arbitraje? ¿Qué idea hiciste la posibilidad del VAR de guardia?
«L’AIA è sempre stata apertissima alla tecnologia. Non a caso siamo il primo paese ad aver iniziato a utilizzare il VAR e tutte le innovazioni tecnologiche, come il SOAT (il fuorigioco semiautomatico). Quindi, dal nostro lato, siamo assolutamente favorevoli. Per quanto riguarda eventuali modifiche al protocollo leggo che se ne sta parlando e l’AIA sarà sicuramente a disposizione per valutarle e, se necessario, implementare il protocollo attuale».
¿Cuánto preocupa el hecho que a menudo protesta hacia usted afecta a los árbitros más jóvenes?
«Una protesta plateale o un gesto di un calciatore di Serie A, purtroppo, nei campi di periferia può trasformarsi in una spinta, un pugno o uno sputo. In Serie A siamo chiaramente tutelati, i calciatori sono professionisti e si comportano in determinati modi. In una categoria inferiore o provinciale, però, i calciatori hanno meno da perdere, quindi l’esempio deve partire dai campi più importanti, quelli più blasonati».
